“Speriamo che tu non ci lasci mai, vecchia amica, abbiamo bisogno di te come di tutte le buone cose” cantava Freddy in Radio Gaga, con grandi citazioni come quella tratta dalla “Guerra dei mondi”, la trasmissione radiofonica che Orson Welles trasmise nel 1938. Celebre per aver scatenato il panico negli USA, dove molti ascoltatori non si accorsero che la minuziosa radiocronaca dello sbarco di una flotta di bellicose astronavi aliene si trattava di finzione. Wells inaspettatamente si rese conto del potere della radio. Le case si svuotarono, le chiese si riempirono, la gente in preda ad una vena di follia stava distruggendo il New jersey. Mi chiedo se oggi la radio abbia una simile influenza. Ha la forza di “farci ridere, piangere e farci sentire come se potessimo volare”, oppure è diventata un valido generatore di personaggi televisivi, vedi Jerry Scotti, Fiorello, Baldini, Amadeus, Nicola Savino? A proposito di Nicola, da una piccola radio di provincia a regista ed autore radiofonico per grandi network, da autore tv per Festivalbar, Le Iene, Zelig, a conduttore tv per Sky e Rai due. Complimenti Nicola, nonostante tu non sia Freddy Mercury e la tua voce si sia recentemente enricoruggerizzata, pare che grazie alla radio tu ce l’abbia proprio fatta.
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